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Un Articolo In Cui Si Parla Del Rapporto Tra UX (user Experience) E Conversioni Su E-commerce

Come la UX migliora le conversioni del tuo e-commerce

In un contesto ampiamente competitivo e dinamico, l’attenzione verso l’utente può fare la differenza. Considerare le esperienze e la soddisfazione del cliente è diventato prioritario per tutte le aziende che comunicano e vendono online. Scopriamo perché.

Cosa è la User Experience e perché è così importante

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La User Experience rappresenta l’interazione complessiva che un utente compie su un determinato sito web, app o piattaforma digitale. Può essere definita in base a diversi aspetti:

  • accessibilità, responsiveness e velocità di caricamento del sito

  • facilità e chiarezza di navigazione

  • chiare, efficaci e visibili call to action

  • usabilità e armonia visiva

La UX modella il modo in cui gli utenti interagiscono con un sito web. È inevitabile che tutte le caratteristiche sopraelencate, se sviluppate al meglio, possono garantire il successo di un sito web, di un prodotto o di un servizio, al pari della qualità di questi ultimi.

Uno degli aspetti più importanti della UX è la sua capacità di influenzare la percezione del cliente anche attraverso piccoli accorgimenti: combinazione di colori, pulsanti posti nella posizione giusta, facili “percorsi” di navigazione.

Migliorare l’interfaccia utente e dunque la sua esperienza migliora le conversioni.

È un dato di fatto: le statistiche ci dicono che siti con una UX buona hanno il 200% di possibilità in più di generare conversioni rispetto a siti che generano scarse esperienze.

Come la UX influenza il tasso di conversione

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Alcuni dati:

  • un utente su due abbandona un sito o una landing page se impiega più di 3 secondi a caricarsi

  • 6 utenti su 10 non tornano più su un sito se non è responsive

  • il 40% degli utenti passa ad un sito competitor se hanno avuto una brutta esperienza di navigazione mobile

Ecco perché, in un contesto altamente competitivo, in cui la fruizione mordi-e-fuggi è all’ordine del giorno, studiare e migliorare la UX del proprio sito è fondamentale.

Pensi che il tuo e-commerce abbia problemi di UX, ma non riesci a risolverli?

Consideriamo i soldi, il tempo ed il lavoro investiti per far atterrare un utente su una landing page o una scheda prodotto: magari non è immediato trovare i Termini e condizioni del sito, magari il pulsante di aggiunta al carrello non è ben visibile o il costo delle spese di spedizione non è evidente.

Il cliente, così come è arrivato, non tornerà più.

Dunque, a meno che non si abbia il brand o il prodotto più incredibile del mondo (e anche in quel caso non saresti giustificato ad avere una UX pessima), bisogna favorire un’esperienza utente positiva.

Cosa (non) fare per migliorare la UX del proprio sito

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Favorire la UX significa garantire agli utenti un’esperienza quanto più funzionale e semplice possibile. Significa dare priorità all’usabilità e garantire un equilibrio tra estetica e funzionalità.

-> Leggi anche: I migliori plugin per il tuo e-commerce <-

Ecco, dunque, cosa non fare per migliorare la UX del proprio sito.

  • Dare priorità all’estetica rispetto alla funzionalità. È importante avere un bel sito web, moderno e di impatto: ancora più importante garantire il giusto equilibrio tra funzionalità ed estetica, per garantire un’esperienza utente fluida e piacevole.

  • Pensare alla navigazione solo da desktop. Il più delle volte, il primo contatto con un sito web avviene tramite dispositivi mobili. Non garantire un’esperienza piacevole agli utenti da cellulare o tablet, significa probabilmente averli già persi.

  • Non studiare e affrontare i problemi di usabilità. In molti casi, se non ci sono conversioni sul tuo e-commerce, è perché gli utenti hanno riscontrato problemi durante il processo d’acquisto. Sul mercato esistono vari tool o software che permettono di studiare la UX del proprio sito e riscontrare eventuali problematiche: mappe di calore, statistiche sulle call to action, test sui tempi di caricamento. Studiare, intervenire, migliorare.

UX: gli esempi di successo

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Alcuni grandi brand hanno dimostrato come studiare e risolvere problematiche di usabilità possa avere un’incidenza notevole sulle conversioni. Se brand tanto noti hanno colto l’importanza della User Experience, vuol dire che per realtà più piccole è assolutamente una necessità.

Ecco alcuni esempi di successo sui miglioramenti di UX e conversioni:

Amazon

Il colosso del marketplace ha riscontrato un tasso di conversione non molto alto rispetto al valore del brand e della piattaforma.

La percentuale di utenti che non completavano l’acquisto era alta, così è stata sviluppata la funzionalità “One-Click Purchase”, ovvero la possibilità di salvare in account le informazioni di pagamento e spedizione, così da non dover ripetere sempre la procedura d’acquisto.

Booking

Politiche di cancellazione, termini e condizioni, costi nascosti: Booking ha scoperto che una delle cause dell’insuccesso di alcune transizioni risiedeva nell’incertezza e confusione degli utenti rispetto ai prezzi finali.

Aver implementato un’interfaccia chiara e trasparente per le tariffe, con avvisi ben visibili su tutti i costi da sostenere, ha aumentato il tasso di conversione del 20%.

ASOS

Il noto marketplace di abbigliamento ha riscontrato complessità nella procedura d’acquisto dei clienti, problema che abbassava notevolmente il tasso di conversione.

ASOS ha dunque eliminato l’obbligo di registrazione per gli utenti che dovevano acquistare, permettendo anche il “guest checkout”, rendendo il flusso d’acquisto più rapido.

Solo alcuni dei tanti esempi di successo che dimostrano come investire in una UX ottimizzata significa garantirsi conversioni ed entrate maggiori. Non solo: rendere la vita facile agli utenti vuol dire anche migliorare la fidelizzazione al marchio.

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