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Mobile revolution, l’evoluzione della navigazione internet.

Da desktop a mobile.

Se oggi parliamo di mobile first e viviamo incollati al nostro smartphone, che ci piaccia o no, che siamo o meno utenti Apple, siamo inevitabilmente tutti eredi di quel concetto che, negli Stati Uniti, esattamente 10 anni, Steve Jobs espresse così : “Oggi Apple reinventerà per sempre il telefono. Sto per mostrarvi  un iPod con un grande schermo touch, un cellulare rivoluzionario e un dispositivo connesso mai visto prima”.  Annunciando così la nascita del primo iPhone della storia.

In effetti da quel gennaio 2007  non solo  iPhone è diventato il prodotto di punta di Apple spalancando le porte al mercato degli smartphone, ma, nonostante esistessero prima del 2007 dei telefoni smart con accesso ad internet,  iPhone è stato il primo vero smartphone, per come viene concepito attualmente.

Oltretutto da quel momento il numero di accessi in Internet da mobile è cresciuto di anno in anno fino ad arrivare al picco raggiunto nello scorso ottobre del 2016 in cui si registra ufficialmente il sorpasso dell’ Internet da Mobile su quello da Desktop per la prima volta nella storia.

mobile first
Internet da Mobile supera la navigazione da Desktop.

Questo dimostra che le  nostre abitudini sono cambiate in poco tempo.  Grazie ad una ricca esperienza di navigazione e decisamente paragonabile, se non superiore, a quella di un computer,  smartphone e tablet sono diventati i nostri dispositivi per l’accesso ad  internet h 24.

Customer experience.

I contenuti per il web devono adattarsi all’utente in base a ciò che usa e a come lo usa.  Nasce  l’esigenza di progettare una customer journey che parta da un’ottica mobile e non più desktop,  trasformando la concezione della navigazione che da mobile friendly diventa mobile first.  Nonostante sia sempre giusto tenere in alta considerazione il fatto che per alcune nicchie (soprattutto in ambiti B2B) la tendenza resta ancora opposta e, come sempre, non bisogna farsi prendere dalle mode, ma piuttosto analizzare attentamente la situazione basandosi su delle analisi oggettive.

La nascita e l’evoluzione delle App.

Un altro fenomeno, figlio della mobile revolution,  è la crescita e l’evoluzione  delle mobile application  dove, anche in questo caso,  la Apple vanta il suo primato.  Le prime App infatti risalgono all’iPhone del 2008, quando la Apple insieme alla versione 2.0 del suo primo iPhone, offrì ai suoi utenti la possibilità di usufruire di ben 500 applicazioni da mobile  grazie al primo App Store. In seguito, tre mesi dopo, nacque l’ Android Market (con appena 50 App disponibili) che soltanto nel 2012 si trasformò nell’attuale Google Play Store.

Da quel momento in poi diventa impossibile concepire uno smartphone privo di contenuti scaricabili dopo l’acquisto. Senza uno store, il nostro mobile device sarebbe solo un antiquato telefonino, grazie alle app invece abbiamo tra le mani un dispositivo dinamico e su misura per le nostre esigenze.

La diffusione dei BOT.

Oggi ci troviamo di fronte al fenomeno “app per tutto” (per ordinare da mangiare, per prenotare la palestra, per il ticket alla posta, per ristoranti, negozi, banche, oltre alle app di messaggistica e social network). Proprio per non smarrirsi nella gestione di tutte queste informazioni gli utenti più smart utilizzano i  BOT, una specie di sistema di intelligenza artificiale che aiuta nell’infinità di app  che fanno ormai inevitabilmente parte della vita quotidiana. I BOT attualmente in circolazione si occupano di piccoli aspetti ma man mano che si diffonderanno, cresceranno e impareranno questo genere di operazioni entrando sempre più a far parte della nostra quotidianità.

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